Il sistema dell'istruzione e della formazione tra pensiero critico e mercato del lavoro"

5 ottobre 2013, Giornata mondiale dell'insegnante, Convegno nazionale


17 Ottobre 2013 | di Redazione Centro Studi Gilda

Il sistema dell'istruzione e della formazione tra pensiero critico e mercato del lavoro  
Firenze,  5 ottobre 2013, si è concluso il convegno in occasione della Giornata Mondiale degli Insegnanti dal titolo: Il sistema dell´istruzione e della formazione tra pensiero critico e mercato del lavoro.
Hanno partecipato: Renza Bertuzzi,  Gianluigi Dotti, Fabrizio Reberschegg, Enzo Marvaso, Valerio Vagnoli, Rino Di Meglio. 
 
A cura di Gilda Tv di seguito gli interventi dei relatori.
 
Scuola e lavoro: un rapporto fondamentale. Di Renza Bertuzzi.
Un rapporto che non deve far dimenticare che la scuola ha un mandato sociale importante, di cui gli insegnanti devono esserne orgogliosi.
 
Scuola e apprendistato: i nodi aperti sull’obbligo di istruzione. Di Gianluigi Dotti.
Una serie di riforme ha nel tempo modificato e completato la legge 1955 e quelle successive con l´intento di rendere effettiva la finalità formativa dell´apprendistato edi avvicinarsi all´Europa. Nonostante ciò, in Italia l´apprendistato non è decollato perché le aziende hanno maturato una percezione sbagliata di questo tipo di contratto ritenuto troppo rigido e oneroso dal punto di vista economico e burocratico.
 
Il caso Germania e l’apprendistato. Di Fabrizio Reberschegg
In Italia la scuola e gli insegnanti sono al servizio delle famiglie, mentre in Germania l´autorevolezza dei docenti è molto più elevata perché sono loro a definire in termini precisi qual è l orientamento degli studenti fin dai primi anni di scuola. Quello tedesco è un sistema  che pone in collegamento stretto il mercato del lavoro e quello della scuola mentre noi in Italia riteniamo atavicamente, sbagliando, che il lavoro manuale sia di serie B.
 
Scuola, Università, Impresa: il modello Piemonte. Di Enzo Marvaso.
Da una ricerca sui bisogni formativi del territorio è risultato che in Piemonte sono presenti 252 aziende attive nel settore high tech, soprattutto robotica e meccatronica, che non trovavano figure professionali adatte. Così è nato un progetto, finanziato interamente da soggetti privati che hanno investito 600mila euro per laboratori e 100mila euro per la formazione di 121 docenti ...
 
Il caso Toscana: un’apertura verso l’Europa. Di Valerio Vagnoli
Ogni lavoro ben fatto, qualunque esso sia, è sempre il frutto di un uomo ben fatto . Una presentazione dell´esperienza toscana nell´istruzione professionale che ha abbandonato il modello integrato a favore di un percorso complementare che sposta le materie di cultura di base al terzo anno, quando gli studenti, avendo sperimentato le attività tecnico-pratiche, potranno meglio comprendere il valore delle discipline culturali.
 
Conclusioni. Una sintesi degli interventi di alcuni docenti e le conclusioni del coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, Rino Di Meglio
 
 
 


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