Il futuro dell'Istruzione tecnica in Italia

A Venezia un Convegno nazionale del Centro Studi della Gilda e dell' Ass. Docenti Art. 33


25 Aprile 2012 | di Gianluigi Dotti

Il futuro dell'Istruzione tecnica in Italia Il Convegno, dal titolo impegnativo: ''Lo stereotipo scolastico e la riforma della scuola secondaria superiore. Quale futuro per gli istituti tecnici e professionali in Italia?'', organizzato il 23 marzo 2012, presso l'aula magna dell'I.T.T. ''Algarotti'' in Cannaregio n. 351 a Venezia, dal Centro Studi Nazionale della Gilda degli Insegnanti e dall'Associazione Docenti Art. 33, con il contributo della Gilda degli Insegnanti di Venezia, ha visto l'interessata partecipazione di un folto pubblico di docenti che hanno ascoltato e dibattuto i contributi dei relatori in merito all'attuazione della Riforma degli istituti tecnici e professionali e al rapporto con il mondo del lavoro.
 
In particolare, dopo i saluti della Prof.ssa Marina Perini, Dirigente Scolastica dell'ITT ''Algarotti'' e dei dirigenti della Gilda degli Insegnanti di Venezia, il prof. Gianluigi Dotti ha presentato i dati sul calo delle iscrizioni agli istituti tecnici e professionali degli ultimi 20 anni, evidenziando un trend, che si è accentuato negli anni 2009/10 e 2010/11. Tutto questo nonostante il mercato del lavoro offra le più numerose opportunità d'impiego proprio per i profili tecnici e professionali; tutti i dati raccolti indicano oltre 100.000 posti di lavoro non coperti. Ha ricordato che i dati del MIUR per il 2012/2013, seppur ancora non definitivi, evidenzierebbero un'inversione di tendenza per il prossimo anno scolastico. Infine ha sottolineato che nella società italiana vi è il luogo comune che la scuola di serie A sia il liceo, mentre la filiera tecnico-professionale rappresenterebbe la scuola di serie B e C. Luogo comune profondamente errato, come dimostrano le realtà dei sistemi scolastici evoluti di molti altri paesi europei e non. Il compito di qualsiasi riforma dovrebbe essere quello di aggredire e confutare questo luogo comune. Evidentemente, almeno in questa prima fase di attuazione, il messaggio che è arrivato a famiglie e studenti è invece ancora quello della asimmetria di valore tra indirizzo liceale e tecnico-professionale.
 
Giuseppe Bortolussi, Segretario della Cgia di Mestre, è entrato nel vivo del problema trattando il tema dell'istruzione tecnica e professionale in rapporto con il mercato del lavoro. Due le problematiche da segnalare, tra le numerose che il relatore ha efficacemente trattato:l'argomentata riflessione sulla necessità di orientare i giovani verso l'istruzione tecnica e professionale segnalando, sulla base dei dati presentati, che la laurea non porta automaticamente al mondo del lavoro e il confronto con il modello dei nostri partners europei che introduce i giovani nel mondo del lavoro molto prima dell'Italia e che li porta a posizioni di prestigio proprio provenendo dal mondo del lavoro stesso.
 
La Dirigente Scolastica Barbara Bertin, responsabile delle reti professionali della provincia di Venezia, ha trattato il tema della''Riforma degli istituti tecnici e professionali: elementi di forza e criticità''. Un intervento che ha affrontato le criticità dei primi due anni di Riforma: la differenza dei quadri orari rispetto ai licei, l'eccessiva riduzione degli indirizzi che non rispondono più alle esigenze del mercato del lavoro locale, l'assenza delle regole per l'attuazione della flessibilità, la problematica della qualifica triennale e il rapporto tra Regioni e Stato nei professionali, l'insistenza sulla ''scuola dell'innovazione'', delle competenze e della didattica laboratoriale non sostenuta da adeguate risorse organizzative ed economiche, la riduzione delle ore di laboratorio, la soppressione della compresenza tra insegnanti teorici e tecnico-pratici, la diminuzione delle lingue straniere.
 
Il dott. Raimondo Murano (Direttore generale del Dipartimento per l'istruzione MIUR, Direzione generale per l'istruzione e formazione tecnica superiore e per i rapporti con i sistemi formativi delle Regioni) ha presentato con una appassionata relazione ''I nuovi Tecnici e Professionali: la scuola dell'innovazione'', in particolare ha evidenziato le iniziative della Direzione per l'orientamento e la realizzazione dell'offerta formativa degli ITS, illustrando i dati sulle nuove iscrizioni per l'anno scolastico 2012/2013 che confermano il recupero di tecnici (+0,4) e professionali (+1,6).
Dopo un vivace dibattito che ha visto l'intervento di numerosi docenti che vivono nelle classi le novità della Riforma ha concluso il convegno il coordinatore nazionale della Gilda degli insegnanti Rino Di Meglio ringraziando gli organizzatori e i docenti che hanno partecipato al convegno e segnalando l'importanza di questi momenti di ascolto della scuola reale per un monitoraggio della riforma che possa dare anche contributi per un suo miglioramento.
 
 


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