La Costituzione si insegna con il comportamento

Intervista a Gherardo Colombo


30 Luglio 2009 | di Renza Bertuzzi

E' opportuno è utile parlare della Costituzione anche a chi si trova in età precoce, perchè i bambini si misurano con le regole fin da piccoli. La Costituzione dovrebbe essere insegnata sia a scuola che in famiglia, ma poichè è difficile che in famiglia ciò succeda, il compito grava sulla scuola. Il modo migliore per insegnare la Costituzione è metterla in pratica, cioè praticarla con i comportamenti. E' quel che si fa, non quel che si dice, che viene recepito dai ragazzi perchè si diventa grandi in un modo o in un altro a seconda dei comportamenti che si vedono, degli esempi che si hanno davanti.

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1) Dottor Colombo, perchè ha pensato di parlare di regole anche con i bambini, con questo libro, scritto con Anna Sarfatti, ''Sei Stato tu? La Costituzione attraverso le domande dei bambini''?
Ogni anno mi capita di fare almeno 400 incontri con le scuole di ogni ordine e grado : elementari, medie e superiori. Sono più frequenti i contatti con le scuole superiori, ovviamente, ma mi sono reso conto di un fatto importante : più i ragazzi sono giovani e meno sono prevenuti sul tema delle regole e meno resistenti a conoscerle.
Questa esperienza, unita a quella vissuta nei rapporti con i miei figli, mi ha mostrato come anche con i bambini sia possibile dialogare sulla Costituzione, regola base di tutte le regole. La collaborazione con Anna Sarfatti è nata dalla conoscenza del modo in cui lei lavora con i suoi scolari e così, proprio attraverso le domande dei bambini, è nato il libro. Il rapporto con Anna e la sua classe mi ha confermato l'opportunità e l'utilità del parlare anche a chi si trova in età precoce della Costituzione. I bambini si misurano con le regole fin da piccoli: ogni gioco ha le sue, e se vogliono giocare devono conoscerle e rispettarle; la regola dimostra subito la sua utilità. Non è così semplice quando le regole riguardano i rapporti con le altre persone nella vita reale, perchè lì è assai più difficile avere consapevolezza della funzione, e della utilità, delle regole.

2) A suo parere, dove dovrebbe essere insegnata la Costituzione?
La Costituzione dovrebbe essere insegnata sia a scuola che in famiglia. Spesso però è difficile che in famiglia questo avvenga, quindi il compito grava soprattutto sulla scuola. Ovviamente, per insegnare la Costituzione occorre conoscerla, e conoscerla bene. E non è sufficiente conoscere il contenuto della Costituzione, ma è necessario sapere anche perchè coloro che l'hanno scritta hanno voluto farla così com'è. Alcuni insegnamenti si prestano meglio di altri a trattare il tema (penso, per esempio, alle materie umanistiche), ma credo tutti gli insegnanti potrebbero trasmettere i principi costituzionali, anche se le loro materie sono apparentemente lontane. Il modo migliore per insegnare la Costituzione è metterla in pratica. Cioè, praticarla con i comportamenti. Faccio un esempio sul principio dell'uguaglianza: se si proibisce agli studenti l' uso del cellulare in classe, ma poi si lascia acceso il proprio, non si insegna la Costituzione. E' quel che si fa, non quel che si dice, che viene recepito dai ragazzi. Si diventa grandi in un modo o in un altro a seconda dei comportamenti che si vedono, degli esempi che si hanno davanti. Quando quel che si dice e quel che si fa non coincidono si insegna anche ad essere l'ipocriti.

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*Gherardo Colombo, già Pubblico ministero presso la Procura della Repubblica di Milano, di cui si ricorda soprattutto il fondamentale contributo alle indagini e ai processi nell'ambito dell'operazione Mani pulite, è attualmente Vicepresidente della Casa Editrice '' Garzanti''.
Dal 2007, anno delle sue dimissioni dalla Magistratura, si impegna nell'educazione alla legalità nelle scuole, attraverso incontri con studenti di tutta Italia. Tra i suoi scritti più recenti, ricordiamo: Il vizio della memoria, Feltrinelli 1996, Ameni inganni, Garzanti , 2001; Sulle regole, Feltrinelli , 2008; e, con Anna Sarfatti, Sei Stato tu? La Costituzione attraverso le domande dei bambini, Salani 2009.



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