Toh, chi si rivede? La carriera ( in Portogallo)


19 Marzo 2007 | di Aldo Cusmà Piccione

Il 19 gennaio 2007, è stato approvato in Portogallo lo statuto docente, vale a dire il nuovo stato giuridico, contenente una serie di misure contro le quali i sindacati portoghesi degli insegnanti si sono battuti a lungo . Si sono battuti tenacemente, non solo la Fenprof, ma anche la più moderata Fne , con una unità - che ha coinvolto anche numerose associazioni professionali- che non si vedeva dalla Rivoluzione dei Garofani del 1974.
 
I contenuti
Variano i requisiti per l’accesso alla carriera, in passato erano sufficienti la laurea, l’abilitazione e le graduatorie di merito; le nuove regole prevedono oltre ai titoli predetti anche un pubblico concorso e una prova nazionale che valuti le competenze e le conoscenze. Si accede poi al periodo annuale di prova e quindi all’accesso al primo gradone. Se i giudizi di valutazione sono negativi (insufficiente da 1 a 4,9) per due anni successivi si ha la revoca del contratto.
Attualmente i docenti sono raccolti in un’unica categoria, il nuovo statuto ne prevede due: A) Professori titolari; B) Professori.
Il professore titolare si occupa di tutte le funzioni attribuite ai professori semplici, ma svolge anche funzioni di coordinamento e supervisione degli altri docenti, direzione delle scuole (in Portogallo non esiste la figura del dirigente scolastico) e direzione dei centri di formazione. Solo i professori titolari potranno far parte delle commissioni per i concorsi pubblici per l’accesso alla categoria dei professori titolari.
La carriera attuale dei docenti si suddivide in 10 fasce (gradoni) di durata variabile da 3 a 6 anni. Il nuovo statuto prevede 6 fasce per i professori (con incrementi da 167 a 245 euro) e altre 3 nella categoria dei professori titolari (incrementi da 245 a 340 euro). La durata dei gradoni dipenderà da come verrà valutato il servizio del docente. Il giudizio di buono (da 7 a 7,9) vale per il passaggio, mentre il giudizio di regolare (da 5 a 6,9) vale solo come servizio ma non per il passaggio di gradone. Di regola le fasce avranno durata di 6 anni.
I professori titolari possono essere al massimo un terzo dei docenti complessivi, visto che ogni professore titolare deve coordinare sotto la sua responsabilità, almeno due professori semplici.
Lo statuto docente, oltre alla carriera per valutazione individuale, prevede anche un’intensificazione delle ispezioni, un maggior impegno dei docenti soprattutto in compiti di non docenza, la modifica dei consigli di istituto, (che prima erano espressione dei soli docenti , mentre ora saranno espressione di tutta la comunità scolastica) e nuovi concorsi di reclutamento biennali anziché annuali.
 
Come si è arrivati a questo decreto
La riforma, dice il ministro dell’educazione Maria Lourdes Rodrigues, introduce criteri di efficacia, merito e responsabilità nelle retribuzioni. Porta a suo a sostegno la situazione disastrosa del sistema scolastico che vede un 40% di dispersione scolastica, di cui un 15% prima della scadenza dei nove anni di obbligo (in Portogallo l’istruzione obbligatoria termina a 15 anni).
Il programma scolastico del Partito Socialista- attualmente al Governo- prevedeva di dimezzare il tasso di abbandono, ma è stato attuato con misure quanto meno discutibili: lo scorso anno sono state chiuse infatti 1700 scuole con meno di 20 alunni e per il prossimo anno si prevede di chiuderne altre 900. Nello stesso tempo si prevede di arricchire il curricolo scolastico con nuove materie, di alzare a 18 anni l’obbligo scolastico, introducendo la formazione professionale nella secondaria, e creando la figura del docente unico nei primi due anni.
Il governo portoghese ha deciso di procedere unilateralmente alla revisione dello statuto sulla carriera degli insegnanti, noto come ECD. Dato il suo contenuto, che si occupa, principalmente, delle condizioni di lavoro dei professori che esercitano la loro attività professionale nel settore pubblico, quest'ultimo è uno dei documenti legali tutelato dalle disposizioni della legge sul negoziato collettivo per l'amministrazione pubblica, - legge n° 23/98, del 26 maggio 1998 – che prevede, dunque, per la sua modifica, negoziati obbligatori ed un insieme di norme e regole che vanno rispettate nel corso delle procedure.
 
La reazione dei sindacati
Giudizio fortemente negativo è stato espresso da tutte le Associazioni sindacali degli Insegnanti. Mario NOGUERA, rappresentante per la FENPROF nella commissione per la contrattazione col Ministero dell’Educazione ha così dichiarato:
“ Quello approvato è lo “Statuto” del Ministro dell’Educazione. Le azioni di lotta della categoria, che ormai durano da vari mesi continueranno anche in futuro. Questo è lo Statuto del ME ( Ministero dell’ educazione) non degli Insegnanti.E’ vero che le modifiche allo statuto sono state approvate dal Governo e ratificate dal Presidente della Repubblica, ma la sua attuazione dipende dalla emanazione delle 24 norme regolamentari (decreti e ordinanze) che dovranno regolare aspetti molto importanti, quali l’accesso alla carriera e la sua progressione, la valutazione delle prestazioni, le norme per i nuovi concorsi, la formazione e molti altri. Molte azioni di lotta quindi si svilupperanno attorno a queste questioni , anche se la principale opposizione rimarrà contro lo “Statuto del ME” perché sia rapidamente cancellato.
Decisamente da contestare il rapporto dell’OCDE ('Education at a Glance 2006' ) secondo il quale i professori portoghesi sarebbero ben pagati pur essendo quelli che lavorano di meno nella scuola. Appare chiaro che questa revisione dello Statuto della Carriera dei Docenti è una imposizione ministeriale che è stata determinata da un lato da motivi di natura “economica ”, cioè risparmi (senza tener conto delle conseguenze, pur di raggiungere i propri obiettivi) e, dall’altro, da un’ atteggiamento permeato da scarsa stima verso la categoria dei docenti.Inoltre, questo Statuto Ministeriale è pessimo: farà crescere la disoccupazione, determinerà soprannumerarietà di docenti e provocherà anche maggiore instabilità, nello stesso tempo peggioreranno le condizioni di funzionamento delle scuole e la stessa qualità dell’insegnamento.
Sul piano costituzionale, si prevedono incontri con il “Provedor de Justiça” (mediatore) e con il gruppo parlamentare Socialista (PS); chiesto un incontro anche al Presidente della Repubblica. Infine, le organizzazioni sindacali che partecipano alla stesura della piattaforma sindacale (contratto) presenteranno una formale protesta contro il Governo Portoghese alla Organizzazione Internazione del Lavoro (ILO).
Sul piano giuridico-costituzionale, l’ufficio legale della FENPROF ha elaborato un suo documento relativo al nuovo ECD per sollecitare un parere di costituzionalità dello stesso.
Sul piano negoziale, come FENPROF svolgeremo, nella trattativa per i regolamenti, azioni atte a recuperare punti eliminati e ad attenuare gli effetti che le nuove misure conseguenti all’applicazione del nuovo ECD del Ministero, determineranno.Tuttavia, non ci illudiamo, questo statuto va combattuto soprattutto con l’azione dei professori e degli educatori, azioni che saranno decisive.Dovremo combattere contro l’ECD e non arrenderci alla perversione dei suoi meccanismi. Se questo statuto del ME trova terreno fertile, scaverà profonde divisioni tra i professori, determinerà individualismi e una cattiva competizione, rendendo molto penosa la professione docente, demotivata e priva di qualunque attrattiva per i giovani. Che scuola sarà dunque quella che ne verrà fuori? Che società ne potrà scaturire da essa? “
Per questo la Fenprof, il principale sindacato degli insegnanti portoghesi, ha dichiarato il 19 gennaio giornata di lutto nazionale per la scuola portoghese.
 
 


Condividi questo articolo: