Il cameriere laureato


22 Ottobre 2019 | di Stefano Battilana

Il cameriere laureato Saltuariamente frequento una trattoria dove lavora un giovane cameriere laureato, arguto, attento e appassionato di viaggi: è sempre parecchio indaffarato, ma non disdegna qualche conversazione coi clienti.
 
È laureato in Lettere e quindi vien da pensare: “Peccato, con quella laurea non ha trovato di meglio, ad esempio insegnare...” Eppure, no, quando gli ho detto che sicuramente avrebbe trovato modo di andare in cattedra, almeno sul Sostegno, bastava che mandasse qualche MAD, mi ha chiesto: “Lo stipendio è sempre quello?! Cioè circa 1250 netti?! Perché, vede, io qui ne prendo 2500 e ho pure il vitto gratis. Sono molto contento di avere studiato, mi ha aperto la mente e reso una persona migliore, ma ora mi servono soldi per realizzare il mio sogno: viaggiare e conoscere più mondo possibile.”. Si trattava cioè di una scelta e non di un ripiego: la laurea come realizzazione personale, ma non lo sbocco conseguente sul piano lavorativo.
 
È un paese ben curioso il nostro, dove risulta più conveniente svolgere un lavoro da neanche diplomato, anche dopo aver conseguito una laurea magistrale. La riflessione generale è che il nostro sistema Paese non crede nel valore dell’istruzione, eroga formazione a prezzi agevolati, ma non si preoccupa di valorizzare i titoli conseguiti. La riflessione particolare è che le retribuzioni dei docenti sono talmente basse da risultare poco appetibili e inibire così ai più virtuosi e intraprendenti il mestiere del docente. Infatti, ancora non si può parlare di professione docente, laddove al personale precario non è neppure riconosciuta una “carriera”, cioè una progressione automatica dello stipendio dovuta all’esperienza, cosa che peraltro avviene solo dal decimo anno in su.
 
Ma come siamo messi, verrebbe da dire?! È davvero necessario, fosse anche con una tassa di scopo, rilanciare il valore dell’istruzione, a partire dalla retribuzione docenti, lo strumento principale per valorizzare la professione e attirare le migliori risorse umane. Cose già dette e sentite, ma che la luce di aneddoto come quello del cameriere laureato serve a illuminare di maggiore evidenza.
 
 
 
 
 
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Stefano BattilanaTitolare di Filosofia presso il Liceo Artistico di Bologna, attualmente Coordinatore provinciale Gilda Insegnanti di Bologna, membro della Direzione Nazionale Gilda, con l’incarico di Responsabile RSU e rapporti con le SOA, è autore di altri articoli e contributi, qui in larga parte raccolti: http://www.gildabologna.it/angolo_montesquieu.html; prevalentemente di “filosofia sindacale”, genere divulgativo autoproclamato, spesso sotto lo pseudonimo di Montesquieu.



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